Introduzione alla VR: i differenti tipi di “realtà”

di Gianni Rosa Gallina, venerdì 27 novembre 2015 alle 09:00

Fonte immagini: Wikipedia e collezione personale

Ciao a tutti! Oggi inizio una nuova serie di post su argomenti relativi alla Realtà Virtuale, per diffondere un po’ di conoscenza su questo mondo interessante, ma, sfortunatamente, ancora poco conosciuto. Gli argomenti spazieranno da aspetti tecnologici a programmazione e condivisione di esperienze. Se volete saperne di più su un argomento specifico o se avete qualcosa da aggiungere o condividere, sentitevi liberi di scrivermi una mail oppure commentate i post. Il vostro feedback è molto importante!

Ancora una cosa prima di iniziare. Se siete interessati più in dettaglio a questi argomenti, potete trovarli discussi nel mio corso online pubblicato da Pluralsight: Getting Started with VR in Unity.


In questo primo post, vedremo alcuni concetti basilari sulla Realtà Virtuale e l’importante differenza tra "le realtà". 

Per prima cosa, che cos’è la Realtà Virtuale?

Il termine Realtà Virtuale, o VR, è spesso usato per descrivere una varietà di applicazioni solitamente associate a simulazioni al computer, esperienze immersive, presenza fisica e ambienti visuali 3D. L’ambiente simulato può rassomigliare al mondo reale, al fine di creare esperienze simili alla vita reale, per esempio, in simulazioni per piloti o formazione per operatori industriali, oppure può differire completamente dalla realtà, come nei giochi in realtà virtuale. Nelle più avanzate implementazioni allo stato dell’arte, la VR può ricreare anche esperienze sensoriali virtuali aggiuntive, che includono gusto, odore, suono e tatto.

Sfortunatamente, le persone comuni spesso identificano la VR solo con strani visori montati sulla testa, sensori indossabili o tute di sensori. Ma la Realtà Virtuale è molto più di questo.

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Fonte immagini: Wikipedia e collezione personale

Queste tecnologie sono iniziate a diventare più popolari sui media negli ultimi anni e, purtroppo, si sono evolute e diffuse alcune nozioni un po’ distorte. Prima di tutto, dobbiamo capire chiaramente che cos’è la Realtà Virtuale, e quanto è differente dalla Realtà Aumentata, anche chiamata AR, e dalla Realtà Contestuale (CR) o, come mi piace chiamarla, Realtà Estesa (ER). Le tecnologie dietro a questi tre tipi di realtà sono molto differenti, così come il loro campo di applicazione. 

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Fonte immagine: collezione personale

Realtà Aumentata e Realtà Virtuale sono due campi sovrapponibili, dove le linee di demarcazione sono molto vicine. Semplicisticamente, uno potrebbe pensare alla Realtà Virtuale come il precursore della Realtà Aumentata. La differenza principale tra le due tecnologie è che la VR non usa il flusso video di una telecamera e tutte le cose che vengono visualizzate in VR sono mondi oppure oggetti 3D puri, statici o animati, non legati direttamente al mondo fisico. Gli utenti sono isolati da ciò che li circonda e non vedono attraverso i loro visori indossati sulla testa.

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Fonte immagini: collezione personale

La Realtà Aumentata, invece, offre agli utenti un nuovo modo di interagire con il mondo reale in tempo reale. Crea una versione modificata della nostra realtà, arricchita con informazioni digitali, modelli 3D o altre cose virtuali, posizionate nel mondo reale come se fossero lì. Queste cose sono però visibili soltanto sullo schermo dei nostri computer, smartphone/tablet o con i nostri smart-glasses (occhiali intelligenti indossabili), come Epson Moverio, Meta glasses, o i nuovi Microsoft HoloLens.

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Fonte immagini: Wikipedia, Epson website, Microsoft HoloLens website, AtheersLab website e collezione personale

Unire e combinare il virtuale e il reale porterà ad una serie totalmente nuova di esperienze utente, andando al di là di quello che le app su computer, smartphone e tablet sono in grado di fare oggi. Le cose si stanno muovendo rapidamente, ma oggi non siamo ancora al punto in cui tutti possono utilizzare o beneficiare di queste soluzioni, che solo qualche tempo fa erano pura fantascienza.

Per rendere le cose ancora più interessanti, la Realtà Aumentata può essere facilmente confusa con un terzo tipo di realtà digitale, la Realtà Contestuale o Estesa. Questo terzo tipo è stato reso popolare dai Google Glass o da altri produttori di visori indossabili monoculari, come Vuzix o Recon Instruments. Con la Realtà Estesa, il mondo reale non è una versione modificata della nostra realtà, bensì essa viene solo arricchita con informazioni digitali, visualizzate in una specie di pannello virtuale ai lati del campo visivo, come notifiche, dati in tempo reale, punti di interesse, messaggi, che hanno un legame contestuale al luogo in cui ci si trova o con quello che si sta guardando. Tuttavia non è possibile, con le tecnologie di Realtà Contestuale attualmente esistenti, unificare in maniera perfetta il reale ed il virtuale. 

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Fonte immagini: Wikipedia, Google Glass website, Vuzix website, Recon Instrument website

Spero che d’ora in avanti abbiate ben chiari i concetti legati a questi tre tipi di realtà digitali. Vi chiederei anche una cortesia: diffondeteli! Ogni qualvolta che un vostro amico, un parente o chiunque altro parli di VR, AR o ER, confondendole, spiegategli la differenza. Ora la sapete! E’ molto importante che le persone la capiscano, e se le diffonderete voi avrete reso il mondo un pochetto migliore :-)

Tornate presto a visitare il blog per il prossimo argomento! Ciao!