Faber Day Post-Mortem

di Antony Vitillo, martedì 26 gennaio 2016 alle 07:45

Il 22 gennaio abbiamo partecipato alla cerimonia di premiazione del Faber Day. Come vi avevamo raccontato in un post precedente, siamo stati selezionati tra i 12 vincitori con la nostra soluzione ImmotionRoom.

Scriverò qui un breve post-mortem sull’evento, nella classica forma domanda-risposta che uso in ogni post-mortem (come in questo e quest’altro).


Ok, quindi questo è il vostro primo riconoscimento. Come è stato ricevere un premio?

Beh, questo non è il nostro primo riconoscimento. Gianni ha già ricevuto svariati riconoscimenti internazionali, specialmente in concorsi indetti da Microsoft e noi, come ImmotionAR, abbiamo già vinto dei premi al concorso Intel Realsense AppChallenge 2015. Ma questa era la prima volta che ImmotionRoom riceveva un premio e la prima volta che il nostro gruppo partecipava ad una cerimonia di premiazione dal vivo. E’ stato piacevole, ricevere un premio è sempre bello, ti fa capire che ci sono altre persone che pensano tu stia facendo un grande lavoro. E’ naturale che amici e parenti dicano che stia facendo grandi cose, ma quando persone che non conosci ti riconoscono qualcosa, è fantastico perché ricevi un feedback veramente positivo da persone non di parte. Quindi yeah, è stato grande!

Avete fatto un pitch in pubblico? Come lo avete preparato? E come è stato?

Yeah, un breve pitch di 5 minuti sulla nostra startup e il nostro lavoro (in realtà poi i tempi della cerimonia sono stati ridotti e abbiamo avuto solo 4 minuti). Gianni ha già parlato in pubblico molte volte (è un figo), ma per me… ehm, era la prima volta! Quindi ero spaventatissimo!

Abbiamo preparato le slide e fatto le prove della presentazione il giorno prima per 4-5 volte, così che eravamo preparati a parlare con una qualche sorta di pilota automatico il giorno dopo :-). Ho anche provato ad usare SpeechCenterVR che ti fa provare un pitch in realtà virtuale, con gente del pubblico che prova a distrarti, che ti ridono in faccia mentre parli, e questo mi ha aiutato molto a non distrarmi durante il pitch reale.

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Il pitch è andato alla grande: ci siamo adattati bene ad alcuni inconvenienti tecnici e al tempo ridotto: tutti ci hanno detto che siamo andati bene.

Qui i consigli sono:

  • Prepara il pitch i giorni prima e provalo un sacco di volte prima di andare sul palco, altrimenti sarà un suicidio
  • Non aver paura di parlare in pubblico: semplicemente pensa che stai parlando del tuo lavoro ad un sacco di amici e tutto andrà per il meglio

Avete trovato partner, clienti, investitori?

Principalmente no. Il grande difetto di questa cerimonia era che non era assolutamente business-oriented. Quindi non c’erano investitori, c’erano poche possibili aziende partner e pochi possibili clienti. Questo è stato veramente un peccato per il nostro bellissimo pitch.

Era più un evento di brainstorming, per incontrare altre persone in gamba, che uno per le interazioni B2B. Ad ogni modo, siamo stati veramente felici di poter parlare con altri ragazzi intelligenti, scambiare con loro biglietti da visita e idee. E anche in questo ambiente sterile abbiamo incontrato un possibile partner e un possibile cliente futuro.

Come dico sempre in ogni post-mortem: FAI NETWORKING. Sempre. C’è sempre qualcuno che potrebbe un giorno diventare un tuo partner, in ogni evento. Quindi vai a parlare con tutti quelli che puoi :-) . Credimi, non te ne pentirai mai, perché anche se non avrai incontrato un partner, avrai scambiato le tue idee con altre persone interessanti e ne uscirai arricchito dall’evento.

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Quindi, avete incontrato persone interessanti?

Moltissime. C’erano molti ragazzi giovani con grandi idee che loro speravano potessero diventare un prodotto di una loro startup; alcuni specialisti di business che hanno parlato di come ottenere fondi per la propria azienda; alcuni esperti di marketing con cui abbiamo parlato della pubblicità oggi; il fondatore di un piccolo studio di videogame qua a Torino, con cui abbiamo scambiato idee sul mercato dei videogiochi qui in Italia e sulla realtà virtuale. Parlare con persone in gamba è sempre grandioso, si imparano un sacco di cose. La cosa importante, a mio parere, è imparare da persone che sono più esperte di te, ma anche insegnare a quelle che lo sono meno: creare una community significa non solo prendere, ma anche dare.

Avete avuto copertura da parte della stampa?

Sì: la versione online del celebre quotidiano La Stampa, ha citato ImmotionAR insieme agli altri vincitori! E RAI3 ha parlato al TG regionale dell’evento e siamo in qualche fotogramma del servizio! Essere in TV, anche se per così poco tempo, è stato… beh, figo!

E’ successo qualcosa di divertente?

Beh, un signore mi ha cacciato dalla sala riunioni perché mi sono rifiutato di partecipare ad una sorta di asta filosofica… adesso sono un fuorilegge :P

Un’ultima parola?

Siamo felici di aver ricevuto questo premio e speriamo sia solo il primo di una lunghissima serie… e la cerimonia del Faber è stata molto interessante grazie alle persone che abbiamo incontrato. Speriamo di partecipare a simili cerimonie per tutto l’anno!

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